Nel febbraio 2022 noi Popolari per Cesena abbiamo presentato alla maggioranza e all’Amministrazione Comunale precise proposte per risolvere il problema abitativo, che già allora si riteneva e si avvertiva molto grave. In sintesi si proponeva al Comune di Cesena di connettersi al “Patto per la casa” promosso dalla Regione Emilia Romagna ed agli interventi di riqualificazione dell’Edilizia Residenziale Pubblica, legati all’utilizzo delle risorse PNRR). Il citato Patto Regionale per la casa intende ampliare la disponibilità di alloggi a canone contenuto, favorendo:
- a) il riutilizzo di edifici non utilizzati, anziché la costruzione di nuovi stabili;
- b) l’offerta di adeguate garanzie ai proprietari per recuperare alloggi ad affitti calmierati grazie ai contributi regionali;
- c) l’attività di mediazione ed accompagnamento sociale.
Proponevamo inoltre che tutti gli attori impegnati nelle politiche abitative (Ufficio Casa dell’Unione, Servizio di Mediazione Asp, Fondazione per l’affitto ed altri) si connettessero, in un’ottica di rete, condividendo compiti ed obiettivi.
Tale “rete” doveva avere in particolare il compito di:
- Acquisire abitazioni in locazione a canone agevolato da parte del Comune, fornendo solide garanzie ai proprietari privati;
- Riempire il vuoto di fiducia presente nel mercato, soprattutto verso i richiedenti stranieri o più deboli o meno abbienti;
- Promuovere la cultura della casa come risorsa di tutti;
- Sviluppare progetti di accompagnamento e mediazione per facilitare la relazione ed il confronto fra proprietari ed inquilini.
Si diceva anche che, considerata la difficoltà di reperire alloggi da parte di chi viene a lavorare a Cesena, le imprese disposte ad assumere avrebbero dovuto impegnarsi per individuare e mettere a disposizione (direttamente o indirettamente) alloggi da destinare ai neo dipendenti, segnalando al Comune tale disponibilità.
In questo contesto dovevano essere molto importanti anche il coinvolgimento e la collaborazione della proprietà edilizia e dell’industria delle costruzioni.
In conclusione si proponeva un ruolo attivo del Comune, quale attore principale nel campo della ricerca, acquisizione e locazione di immobili per l’affitto.
Accogliamo quindi con viva soddisfazione il documento “Emergenza abitativa. Linee strategiche e di intervento”, che il Sindaco ha presentato oggi alla 1^ e 4^ Commissione Comunale, e presenterà il 30 marzo all’approvazione del Consiglio Comunale.
In sintesi, tale documento recepisce la nostra impostazione di lavorare in un’ottica di rete, pone al primo posto l’emergenza costituita dal mercato degli affitti ed intende rilanciare in particolare il ruolo della Fondazione per l’affitto in coerenza col Piano Casa della Regione. La Fondazione potrà stipulare direttamente contratti di locazione con gli inquilini, garantendo meglio i proprietari. Per questi ultimi sono previste anche agevolazioni fiscali relative all’IMU (azzeramento o restituzione dell’imposta per tre anni).
Sono programmati anche interventi per aumentare la disponibilità di immobili ERP (edilizia residenziale pubblica) e di edilizia residenziale sociale o housing sociale per chi non riesce a soddisfare sul mercato il proprio bisogno abitativo. In tale contesto viene confermato l’impegno a completare il primo lotto del comparto Novello (circa 100 appartamenti).
Non viene poi dimenticato il problema degli studenti universitari, che necessitano di alloggi o residenze a canoni non speculativi.
Viene anche propugnata la necessità di un patto fra datori di lavoro, dipendenti, costruttori ed altre agenzie del settore per reperire alloggi in affitto, favorire la stipula dei contratti di locazione ed il pagamento dei canoni (in tutto o in parte) mediante vari tipi di garanzie.
Mentre ribadiamo il nostro convinto appoggio al piano di intervento illustrato dal Sindaco, invitiamo a meglio definire le modalità di attuazione ed auspichiamo la costituzione di un Tavolo di Lavoro sull’emergenza abitativa al quale dovranno operare tutti gli attori coinvolti ed interessati.
Popolari per Cesena