Tavolo del lavoro

Per noi Popolari per Cesena il “lavoro” dovrebbe costituire il tema prioritario su cui ragionare e fare proposte in vista delle amministrative di maggio, con l’obiettivo di favorire la creazione di nuovi posti di lavoro e la realizzazione di un benessere crescente e sempre più distribuito, tale da diventare patrimonio di tutta la cittadinanza.

Pertanto di “lavoro” si parla nel Patto per Cesena sottoscritto col Candidato Sindaco Enzo Lattuca con la proposta innanzitutto di un “Tavolo del Lavoro per la definizione di un Piano Comunale del Lavoro”, che incentivare e favorire l’occupazione, in particolare giovanile.

Saranno chiamati a parteciparne, oltre al Comune, rappresentanti delle imprese, dei lavoratori,  delle associazioni di categoria e del Terzo Settore, al fine di perseguire una stretta collaborazione fra pubblico, privato e terzo settore (nella logica di sussidiarietà circolare) e definire concrete linee guida. Un obiettivo connesso è quello i rilanciare l’economia locale stimolando i principali settori economici, con particolare riferimento all’edilizia, all’artigianato ed al piccolo commercio.

Questo approccio si deve basare su di un ruolo diverso del Comune, in quanto i servizi comunali devono dedicare maggiore comprensione verso le esigenze delle imprese e delle attività produttive, mediante maggiore snellezza burocratica ed operativa.   Infatti gli uffici comunali che rilasciano autorizzazioni, permessi e licenze devono essere percepiti come fattori di sostegno e di incentivo nei confronti delle imprese e dei singoli operatori economici, che producono reddito e lavoro (e non come un ostacolo).

Il Tavolo del lavoro dovrà intervenire con i seguenti strumenti prioritari:

  • Piano per l’approccio al lavoro finalizzato a sostenere / agevolare la riscoperta dei lavori tradizionali ed artigiani (falegnami, fornai, imbianchini, lattonieri, idraulici, ecc.) mediante:
  • Utilizzo dello schema dello stage / tirocinio di cui alla Legge 24/6/1997 n. 196 (con compensi forfettari);
  • Rimborso al datore di lavoro degli oneri documentati sostenuti dal datore di lavoro (con importo massimo per stagista);
  • Durate massime del singolo stage: quelle previste dalla legge (in base al titolo di studio).
  • Fondo per l’orientamento al lavoro dei giovani in età scolare (scuole medie superiori ed universitari), dei neo diplomati e neo laureati, in collaborazione con le scuole disponibili e con le associazioni imprenditoriali e di categoria mediante:
  • Utilizzo dello schema dello stage / tirocinio di cui alla Legge 24/6/1997 n. 196 (con compensi forfettari);
  • Rimborso al datore di lavoro degli oneri documentati sostenuti dal datore di lavoro (con importo massimo per stagista);
  • Durate massime del singolo stage: quelle previste dalla legge (in base al titolo di studio).
  • Fondo per il sostegno alla costituzione di imprese giovanili, in particolare nei mestieri tradizionali e di piccolo artigianato

–       Requisiti soggettivi: almeno i 2/3 degli interessati deve avere un’età inferiore ai 30 anni;

–       Requisiti oggettivi / destinatari: ditte individuali e società di persone;

–       Interventi finanziari: a fondo perduto (quota contenuta); prevalenza di contributi in conto interessi su mutui.

  • Fondo a favore di imprese artigiane e piccole-medie imprese per:
  • Sviluppo tecnologico ed investimenti in attrezzature;
  • Incremento delle dimensioni produttive;
  • Progetti con l’Università presente nel territorio (trasferimento di nuove tecnologie ed innovazione).

Le erogazioni finanziarie dovranno avvenire e fronte di progetti ed anche con contributi in conto interessi su mutui (con previsione di limiti massimi per destinatario e per singolo intervento).

  • Le cooperative (di produzione e lavoro, sociali ed agricole) di dimensioni medio – piccole sono incluse fra i soggetti destinatari delle agevolazioni di cui ai precedenti punti.

 

Maurizio Fantini
Area Economia e Crescita